martedì 19 febbraio 2013

Ci hanno copiato truccando pure le partite di calcio


POLITICA INTERNA
Calcio: 33 radiati 
per partite truccate 


di Eugenio Buzzetti
Twitter@Eastofnowest


Pechino, 19 feb. - Trentatrè persone, tra cui due dei massimi dirigenti del pallone cinese, sono stati estromessi a vita dal mondo del calcio cinese nell'ultimo capitolo della calciopoli del Dragone. Lo riporta un comunicato del comitato disciplinare della Chinese Football Association. I due dirigenti sono Xie Yalong, ex capo del Chinese Football Administrative Centre, e il suo successore Nan Yong, che lo scorso 13 giugno erano stati condannati entrambi a dieci anni e mezzo di carcere e al pagamento di 200mila yuan di multa - pari a circa 2400 euro - per corruzione. Oltre ai due massimi dirigenti, il provvedimento ha colpito anche altri funzionari, proprietari di società sportive e arbitri per un totale di circa 50 persone.

Tra gli altri nomi di rilievo estromessi dal mondo del calcio cinese, ci sono Yang Yimin, ex vice presidente della Chinese Football Association - la Federcalcio cinese - anch'egli condannato a dieci anni e mezzo di carcere e a una multa di 200mila yuan per avere accettato 1,25 milioni di yuan di tangenti (circa 150mila euro) per influenzare il risultato di diversi incontri. L'estromissione ha poi colpito anche altri quattro giocatori della Nazionale cinese di calcio protagonisti dell'unica partecipazione a un Mondiale, quello del 2002 in Giappone e Corea del Sud. Lo scorso anno erano stati condannati a sei anni di carcere. Stessa sorte anche per Lu Jun "il migliore fischietto d'Asia" come era stato soprannominato per la sua imparzialità, che non potrà mai più arbitrare. Lu era stato condannato a sette anni di carcere nel febbraio 2012 dopo avere ammesso di avere ricevuto 350mila yuan di tangenti nel 2003 da un intermediario per conto della squadra di calcio del Shanghai Shenhua, allo scopo di truccare il derby con lo Shanghai International, poi vinto proprio dallo Shenghua per 4-1, lo stesso anno in cui la squadra aveva vinto lo scudetto cinese. Lu Jun è stato anche il primo arbitro cinese a dirigere un incontro ai Mondiali, nel 2002.

Secondo quanto riferito da un funzionario del comitato disciplinare del massimo organo calcistico del Dragone, le punizioni sono state comminate sulla base delle decisioni della giustizia ordinaria, delle gravità degli atti commessi e dalle ripercussione che gli stessi fatti avrebbero avuto sul futuro del calcio del Dragone. Pene minori sono state date ad altre 25 persone estromesse dal calcio per cinque anni. Dodici tra le maggiori squadre a livello nazionale sono poi state condannate a pagare tra i 500mila e il milione di yuan di multe (tra i 60mila e i 120mila euro) per avere truccato incontri tra il 2003 e il 2006. Una delle pene più dure è toccata proprio allo Shanghai Shenhua in cui nello scorso campionato militava il giocatore francese Nicolas Anelka: oltre al derby con l'International, la squadra nello stesso anno, avrebbe comprato anche il match con lo Shaanxi Guoli, partita chiave per la vittoria finale dello scudetto.

La calciopoli cinese viene comunemente definita il più grande scandalo sportivo del Dragone. Scommesse clandestine, partite truccate, bustarelle per entrare in Nazionale o in prima squadra sono alcuni dei reati più comuni emersi dalle indagini. Tra gli elementi chiave dell'inchiesta ci sono stati i computer usati per registrare le scommesse sulle partite truccate e le deposizioni delle prostitute pagate per ammorbidire gli arbitri in vista di incontri importanti. Oltre ai nomi già citati, nel 2012 era stato condannato a nove anni di carcere anche l'ex capo della Commissione dei disegnatori arbitrali della Federcalcio cinese, Li Dongsheng, con l'accusa di corruzione e appropriazione indebita.
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