Un quarto centro visti favorirà imprese e visitatori dalla Cina
di Luisa Contri
Un quarto centro visti in fase d'attivazione presso il consolato generale (di recentissima apertura) a Chongqinq, nella Cina centro-meridionale. Un piano di rafforzamento complessivo del servizio visti nella Repubblica popolare cinese in fase d'approntamento da parte della Farnesina.
Sono le nuove misure che l'Italia adotterà per consolidare il superamento dei tempi lunghi per l'ottenimento dei visti turistici e d'affari, cui dovevano soggiacere fino a pochi mesi fa i cittadini e le aziende cinesi interessati a visitare l'Italia.
Tempi lunghi di cui si erano lamentati più volte col sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, le rappresentanze consolari cinesi in Italia. E che rischiavano di frenare l'afflusso di cittadini dell'Impero celeste all'esposizione universale del 2015. Ne sono attesi circa 1 milione, un po' perché Milano raccoglie il testimone da Shanghai, un po' perché l'Italia è e rimane una delle destinazioni turistiche più ambite dai cinesi.
«Grazie alla collaborazione fra il Governo, il ministero degli Esteri, le rappresentanze diplomatiche, il Comune di Milano e la società Expo 2015 con le autorità centrali e locali cinesi», ha sottolineato Pisapia, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione dell'edizione 2014 della Borsa internazionale del turismo tenutasi a Milano venerdì scorso, «oggi i visti sono rilasciati in tre giorni. Non si devono aspettare più tre o quattro settimane. L'ho potuto verificare di persona a fine novembre scorso, quando ho inaugurato i due nuovi centri visti di Pechino e di Canton».
Pisapia si riferisce a due dei tre centri (il terzo è a Shanghai) della società VFS Global, società che offre alcuni servizi al pubblico per la presentazione delle domande di visto, della cui collaborazione si avvalgono la nostra ambasciata di Pechino e i consolati generali italiani presenti sul territorio cinese.
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