La finanza cambia faccia
Shadow bankig è un'espressione che fa paura. Del resto, è ben vero che può nasconde operazioni finanziare tutt'altro che trasparenti e legali, come le cronache recenti sulla Cina hanno raccontato, ma è anche vero che questa denominazione, data dalla Banca Mondiale e dal "Financial Times", indica un insieme di fenomeni che potremmo definire sistemi di finanziamento alle imprese diversi dai canali bancari tradizionali e dalla sollecitazione al pubblico.
Il punto è che i dati presentati all'Iffi lo scorso novembre rivelavano che nel 2012, per la prima volta, l'ammontare complessivo dello shadow banking ha superato, a livello mondiale, i finanziamenti bancari. Si aprono quindi nuovi scenari, sia per i vecchi operatori bancari, sia per potenziali nuovi interlocutori, in primis le compagnie assicurative, sia per i destinatari del credito, naturalmente, le imprese.
In questo numero, "L'Impresa" pubblica un'inchiesta approfondita e articolata per fare chiarezza e documentare un cambiamento alle porte.
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