sabato 1 febbraio 2014

ITALIA OGGI
Presto un bando di expo spa per la creazione di una piattaforma telematica dei progetti di ricerca
Le innovazioni industriali e agricole su una banca dati online
di Luisa Contri

In arrivo una piattaforma telematica su cui verranno caricati i progetti di ricerca applicata sviluppati dai centri di ricerca pubblici e privati. A metterla a punto sarà la società Expo 2015 spa, che sta per indire un bando in tal senso. Ad alimentarla contribuirà il comitato scientifico internazionale per l'Expo 2015 del comune di Milano.

Che sta già facendo da pungolo agli atenei italiani e non solo, affinché mettano in campo le loro best practice in diversi ambiti. Dall'innovazione nei processi industriali a quella in agricoltura, dai progetti per preservare la biodiversità a quelli per la tutela dell'ambiente. I progetti saranno valutati e selezionati da una giuria internazionale. I più meritevoli saranno presentati e premiati durante l'Expo. Il tutto finalizzato a favorire il trasferimento tecnologico e a sensibilizzare la comunità ai valori che stanno dietro al tema della manifestazione, «perché aprono la mente, danno una dimensione più internazionale, fanno capire che anche gli altri possono avere i nostri stessi problemi e che ciascuno può dare il suo contributo». È così che Claudia Sorlini, già preside della facoltà d'Agraria dell'Università degli Studi di Milano e oggi professore ordinario di microbiologia agraria nonché presidente della Scuola di dottorato in Scienze molecolari e biotecnologie agrarie, alimentari e ambientali, descrive il suo ruolo di presidente del Comitato scientifico internazionale per l'Expo 2015 del Comune di Milano; l'organo istituito nell'ottobre 2012 dal sindaco del capoluogo lombardo, Giuliano Pisapia, e nel quale siedono i delegati dei sette atenei milanesi: Statale, Politecnico, Cattolica, Bocconi, Milano Bicocca, Iulm e Vita e Salute-San Raffaele, un rappresentante delle fondazioni milanesi e due rappresentanti dell'amministrazione comunale. Gli eventi fin qui organizzati, fra gli altri l'iniziativa «Carta delle città europee contro lo spreco alimentare» del maggio 2013 e i convegni «Sicurezza alimentare, cooperazione universitaria nei paesi in via di sviluppo ed Expo 2015» del 27 novembre scorso in occasione della Giornata mondiale dell'alimentazione e «Innovazione nell'agroalimentare: ricerca e imprese verso Expo 2015» del 23 gennaio scorso, hanno raccolto adesioni. Sul piano politico, il presidente della regione, Roberto Maroni ha rinunciato a istituire un comitato scientifico regionale all'Expo 2015 e intende entrare con un suo delegato in quello del comune. Il ministro degli Esteri, Emma Bonino ha chiamato Sorlini a far parte del comitato Women & diplomacy, cui partecipano le ambasciatrici donna dei paesi partecipanti all'Expo. E il commissario all'Expo dell'Ue, David Wilkinson, considera il comitato del comune di Milano un suo interlocutore privilegiato. Sul piano operativo, invece, la società Expo 2015 ha delegato il comitato a coordinare le mostre dei tre cluster territoriali (BioMediterraneum, Isole, mare e cibo e Agricoltura e nutrizione in zone aride) e dei sei cluster tematici (riso, cacao, caffè, spezie, cereali e tuberi, frutta e legumi). Contando sui contributi degli atenei milanesi e sul volontariato svolto dai giovani ricercatori e dottorandi, Sorlini sta portando avanti l'organizzazione di altri convegni. Il primo, previsto entro marzo, affronterà il tema della cooperazione internazionale allo sviluppo, s'intitolerà «Diritto alla terra» e vedrà la partecipazione di esperti della Banca mondiale, dell'Onu, della Fao e di testimonial del mondo delle Ong internazionali e dei paesi in via di sviluppo. Un secondo evento, di taglio umanistico, sarà coordinato dal San Raffaele. Verterà sulla cultura del cibo e sulla relazione fra nutrizione umana e stili di vita. E «insieme all'Ue organizzeremo anche degli altri eventi», anticipa Sorlini, «su temi che concorderemo col commissario Wilkinson». A maggio prossimo il comitato tornerà anche a partecipare agli Expo Days di Milano. Nel frattempo sta svolgendo un ruolo di traino degli atenei di tutta Italia affinché organizzino eventi open sui temi Expo. E perché mettano a disposizione i loro collegi universitari per ospitare i giovani che verranno dall'estero.

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