giovedì 6 febbraio 2014

IONLINE
Diritto & Rovescio
Chissà perché a Daria Bignardi (in Invasioni barbariche su La7) è consentito fare delle domande offensive e inopportune (le colpe dei padri non ricadono sui figli) mentre all'offeso è impedito di difendersi? La Bignardi infatti aveva chiesto all'M5S Alessandro Di Battista, invitato alla sua trasmissione, come si sentisse a essere figlio di un neofascista. Il portavoce dell'M5S, Rocco Casalino, le ha allora risposto come si sentirebbe lei «se a suo figlio, a scuola, dicessero come si sente ad avere un nonno mandante di un assassinio (Adriano Sofri, ndr) . E come si sente lei ad avere sposato il figlio di un assassino». Apriti cielo. Françoise Giroud, la grande giornalista francese che fondò l'Express, faceva notare che il giornalista è uno «che giudica ma non è giudicato, critica ma non è criticato». Troppo facile. Troppo comodo. Chi attacca, deve mettere in conto di essere attaccato, specie se, come in questo caso, con gli stessi suoi argomenti.

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