venerdì 24 gennaio 2014


Proship e Baia Blu d’Oriente, il progetto Made in Italy che ha sedotto la Cina
 nov 19, 2013  Pamela Paci   

Sono bravi, talentuosi e hanno grandi progetti che riescono a trasformare in realtà. Non sono le giovani promesse del Made in Italy ma tre designer di già consolidata esperienza e professionalità a livello internazionale. Il fatto che siano anche giovani è solo un ulteriore valore aggiunto.

E loro sono così, naturali e semplici, in americano si direbbe low-profile, professionisti che nonostante siano alle prese con stravolgimenti e realizzazioni urbanistiche di altissimo livello in un Paese che è tra i mercati emergenti di maggior interesse a livello globale, conservano uno spirito e atteggiamento moderato ed essenziale.
Proship è il nome del loro studio, avviato a La Spezia nel 1998. Da allora hanno messo mani a oltre 300 progetti nell’industria nautica, tra imbarcazioni medio-piccole e superyacht. Oggi hanno uno staff di oltre 40 tecnici specializzati, tra ingegneri nautici e meccanici, e sono una delle poche realtà in Europa che riesce a ideare e studiare concept completi e a realizzarli “chiavi in mano”.

Baia Blu d’Oriente è il nome del progetto da loro ideato e siglato con la Cina due anni fa, un progetto architettonico per la realizzazione di un polo turistico dove ricreare lo stile di vita italiano ed esportare tutto il Made in Italy, cantieristica, architettura, design ma anche prodotti e sapori tra abitudini, tradizioni e nuove tendenze. Tradotto in cifre, si tratta di un investimento di un miliardo di dollari per la realizzazione entro il 2017 di uno dei maggiori porti turistici di lusso della Cina, destinato ai nuovi ricchi cinesi che, secondo dati Forbes, sono già circa un milione.

Abbiamo incontrato Antonio Luxardo e Massimo Angelotti, rispettivamente Presidente e A.D. di Proship, per conoscere lo stato avanzamento lavori ma anche per sapere se hanno in cantiere altri progetti da esportare.

D: Perché la Cina?
R: Perché la Cina è un Paese dove se hai buone idee e sai fare, allora trovi chi ti ascolta e investe. E’ un Paese che sta nascendo oggi, dove fino a qualche anno fa non esisteva nulla. Dove i bisogni non sono solo da soddisfare, ma anzi, da creare. Tra questi, primo fra tutti, il concetto di vacanza.

D: Come è nata l’idea di Baia Blu d’Oriente?
R: Molto semplicemente, abbiamo avuto un’idea e l’abbiamo proposta. E’ piaciuta e da lì siamo giunti a un accordo con il Territorio. La Cina punta molto sullo sviluppo urbanistico e architettonico di nuove aree, ha coste libere dove è possibile costruire interi paesi. L’Italian lifestyle è da sempre un mito per gli stranieri, per gli orientali soprattutto. Dunque proporre la realizzazione di un porto turistico esclusivo e di altissimo livello, ideato e progettato da italiani in stile italiano, dove poter aprire centri, location, ristoranti, e intorno a questi costruire una città nell’entroterra dove poter abitare, è un’idea che non solo piace, ma seduce.

D: Quali sono i vostri punti di forza su cui avete fatto leva per arrivare a un accordo?
R: Il nostro è uno studio con anni di esperienza nel settore nautico, il nostro know-how consolidato è completo; ciò ci ha permesso di poter esportare un modello a 360°, un concept che coprisse ogni singola esigenza tecnica, estetica e funzionale. In poche parole che comprendesse tutto ciò che serve per costruire un porto turistico e intorno ad esso una città portuale. Da anni ci occupiamo di progettare barche, conosciamo bene la formula.

D: Ma la vostra è anche una passione personale quella che avete per la nautica, vero?
R: Certamente, è per questo che per l’armatore o investitore che sia, siamo un punto di riferimento sicuro e affidabile, perché uniamo la nostra esperienza professionale a una forte passione personale per il mare e la nautica. Oggi possiamo offrire consulenza così elevata perché non solo conosciamo il settore, prodotti e servizi correlati, ma viviamo il mare. Le esigenze di chi naviga sono anche le nostre, quindi possiamo prevederle, anticiparle. Quindi progettare e formulare soluzioni nuove.

D: E oggi, si vede già qualcosa di Baia Blu d’Oriente?
R: Siamo appena tornati dalla Cina per altri progetti e sopralluoghi nell’area di interesse. L’area è stata predisposta per essere costruita. I lavori saranno avviati entro la fine dell’anno. Entro il 2015 prevediamo di riuscire a costruire sia l’area commerciale che quella residenziale. La fine dei lavori è prevista invece per il 2017/2018.

D: State già pensando a come inaugurerete?
R: Sarà tutto Italian style, ovviamente. Ci sarà un teatro dell’opera e vogliamo portare la lirica. Ma ora è prematuro, anche se ci stiamo pensando. Comunque a novembre ci sarà una gara di motonautica che inaugurerà i lavori e per cui sono previste oltre 100 mila persone. E’ facile arrivare a questi numeri in Cina, Baia Blu d’Oriente sorgerà in un’area dove nel raggio di 300 km vivono 70 milioni di persone.

D: Un business italo-cinese a tutti gli effetti. Anche le aziende italiane potranno beneficiare di questi investimenti?
R: Certamente, non tutti gli imprenditori hanno possibilità e mezzi per esportare i propri prodotti. Qui potranno contare su una struttura già concepita per accogliere i nostri prodotti o servizi. Stiamo già contattando aziende e cantieri cui offrire possibilità di inserirsi in questo contesto. Sarà un’ottima occasione per il Made in ltaly non solo per quello dei grandi marchi, ma anche per gli artigiani e per i piccoli e medi imprenditori che potranno avere visibilità in un mercato altrimenti difficile da raggiungere.

D: State lavorando anche ad altri progetti?
R: Sì, ad oggi stiamo lavorando a ben 5 concept turistico-nautici, tutti progetti fortemente legati al mare, o meglio all’acqua!

D: Di cosa si tratta, altri poli turistici?
R: Esatto. I cinesi non hanno un vissuto nella nautica, per loro lo yacht è uno status symbol o qualcosa di molto simile a una casa sul mare. Ad oggi per loro non esiste il concetto di vacanza al mare. Qui i ricchi cinesi potranno comprare casa e yacht insieme e fare vacanze di lusso, fare crociere ma anche godersi un po’ di relax tra cibo, cultura, shopping e divertimenti.

D: Un pacchetto all inclusive, insomma?
R: Sì. Un progetto di vacanza fatta di mare e abitudini all’insegna dell’Italian Style. Con teatri, musica e cultura italiana. E un parco divertimenti.

D: Ci potete svelare quali aziende e cantieri italiani “approderanno” in questi poli?
R: Presto, prossimamente!

Nessun commento:

Posta un commento