mercoledì 15 gennaio 2014
AgiChina24 analizza il dato del mese elaborato dal Centro Studi per l'Impresa della Fondazione Italia Cina.
IN COLLABORAZIONE CON LA FONDAZIONE ITALIA CINA
RIPRESA DELL'INTERSCAMBIO
ITALIA-CINA NEL 2013
Roma, 13 gen.- Un dato interessante elaborato questo mese dal CeSIF (Centro Studi per l'Impresa della Fondazione Italia Cina) riguarda l'interscambio Italia-Cina aggiornato al 31 dicembre 2013 e il confronto con l'Europa. L'export italiano in Cina è cresciuto nel 2013 rispetto al 2012 di oltre 1,3 miliardi di dollari (+8,13%), recuperando così quasi interamente il calo del 2012 rispetto al 2011.
Anche l'import italiano dalla Cina è tornato a crescere l'anno scorso dopo il calo di 8 miliardi registrato nel 2012.
Il disavanzo della bilancia commerciale è sceso a 8,17 miliardi di dollari con un calo del 13,04% rispetto al 2012 e del 49,27% nel 2011. Tuttavia il saldo della bilancia resta negativo per l'Italia.
L'anno appena chiuso segna, dunque, una ripresa dell'interscambio tra i due Paesi che passa così dai 41,91 ai 43,33 miliardi di dollari (+3,38%), sebbene al di sotto dei 51,3 miliardi di dollari del 2011.
In crescita anche l'interscambio Ue-Cina con un import dalla Cina a quota 338,27 miliardi di dollari (+1,24%) e un export a quota 220,06 miliardi (+3,42%).
Il Centro Studi per l'Impresa segnala, inoltre, tassi di crescita in entrambe le direzioni anche in Regno Unito (export in Cina a + 13,52% rispetto al 2012, import a +10,04%, quasi il doppio di quello italiano); e in Olanda (import dalla Cina a +2,37%, export cresce del 12,8%).
Caso a parte per la Germania dove calano le importazioni (-2,63%) e cresce l'export (+2,38%): "la bilancia commerciale – si legge nello studio - è dunque ancor più in positivo, con un import pari a 2,5 volte quello italiano, ma un export di oltre cinque volte superiore".
Segni contrari per la Russia, che ha un interscambio pari all'incirca al doppio di quello italiano: calo dell'export (-9,96%) e crescita dell'import (+12,55%), dati che vanno a modificare una bilancia commerciale in sostanziale parità negli ultimi due anni.
Doppio segno negativo, invece, per la Francia che chiude il 2013 con un import a -0,69% (valori assoluti simili a quelli italiani), e un export a -4,64% (circa un quarto superiore a quello italiano).
13 gennaio 2013
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