lunedì 18 novembre 2013

Palazzo Marino, votato il bilancio
dopo una maratona durata 38 ore
L'accordo politico a notte fonda: le 38 ore rappresentano il record per Palazzo Marino. "Cortese invito" del sindaco Pisapia all'opposizione: "Dobbiamo avviare un nuovo modo di dialogare"

di ILARIA CARRA
MILANO - Dopo 38 ore di seduta-fiume, l'aula di Palazzo Marino dice sì. Il bilancio del Comune di Milano viene approvato nella notte alle 2.08 con 29 sì, sei no e un'astensione, al termine di un dibattito che straccia qualsiasi primato di piazza Scala: a settembre dell'anno scorso la votazione per la vendita di Sea e Serravalle richiese 28 ore di battaglia. Prima d'ora, mai così tante ore di fila sugli scranni. Il via libera dell'aula sul bilancio di previsione ha permesso poi alla giunta, in mattinata, di licenziare 15 delibere per 98 milioni di progetti definivi inseriti nel Piano triennale delle opere pubbliche.

In più, Palazzo Marino potrà chiedere alla Cassa depositi e prestiti di finanziare gran parte di queste opere (per 89 milioni) con la 'devoluzione' di mutui, ovvero girando su queste operazioni alcuni residui di precedenti finanziamenti usati per altri interventi. Tra le opere previste, nove delibere riguardano la messa in sicurezza e la bonifica dell'amianto in 121 istituti scolastici cittadini e in 28 centri socio-assistenziali per anziani (per una spesa complessiva di 22,5 milioni), oltre ai 2 milioni per la manutenzione della Galleria Vittorio Emanuele e ai 45 milioni per la risistemazione delle strade, di cui 15 destinati a interventi di riqualificazione della viabilità in vista di Expo 2015.

La strada verso il sì è stata lunga e tormentata. Ed è servito il doppio intervento del sindaco. L'accordo politico si è raggiunto verso la mezzanotte, dopo che alle 23.30 Giuliano Pisapia era tornato in aula per rivolgere "un invito cortese" all'opposizione: "Chiedo di porre fine a questo dibattito, che già è stato utile e costruttivo perché c'è un'urgenza per la città. Il mio è un invito cortese perché dopo una grande battaglia dell'opposizione e la resistenza di tutti i consiglieri diventerebbe uno spreco inutile di risorse ed energie proseguire senza più uno scambio. Il rapporto di fiducia tra di noi può crescere".

Un secondo tentativo di mediazione di Pisapia, più incisivo rispetto quello di sabato sera e con in più un riconoscimento politico al ruolo dell'opposizione, che il centrodestra, dalla Lega Nord a Forza Italia, Fratelli d'Italia e Terzo Polo, ha apprezzato e accettato. In particolare il Carroccio, da giorni su una linea dura a colpi di emendamenti, ha rimarcato con il capogruppo Alessandro Morelli come questo debba essere "il bilancio zero da cui ripartire". Ai consiglieri d'opposizione il sindaco fa anche una promessa: "Lavoriamo assieme anche col parlamento perché Milano abbia l'attenzione della città dalla quale ripartire per il rilancio del Paese. Il mio è un invito perché questa ultima giornata sia un nuovo modo di dialogare assieme".

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