Caso Ligresti: Cancellieri non è indagata
Per il Financial Times il ministro della Giustizia sarebbe vicino alle dimissioni; fonti di governo però smentiscono. La vicenda divide il Pd
Sarebbe una questione di ore il passo indietro di Annamaria Cancellieri da ministro della Giustizia: lo riferisce una fonte interna al governo al Financial Times. Ma da Palazzo Chigi smentiscono: la posizione del governo non cambia ed è di fiducia a Cancellieri, ribadisce una fonte che aggiunge: "Se ci saranno novità valuteremo con attenzione". Intanto "nessun soggetto è stato iscritto nel registro degli indagati" dalla Procura di Torino sulla vicenda Ligresti-Fonsai. Lo precisa il procuratore Giancarlo Caselli spiegando che "il fascicolo sarà trasferito alla procura di Roma in quanto territorialmente competente".
Il caso Cancellieri divide intanto il Partito democratico. Matteo Renzi chiede le dimissioni del Guardasigilli prima della mozione di sfiducia presentata dal Movimento 5 Stelle che sarà votata in Aula il 20 novembre. Martedì è attesa la riunione del gruppo dei democratici alla Camera che deciderà la linea da seguire. Il sindaco di Firenze, malgrado la presa di posizione, è disposto comunque ad adeguarsi. Annamaria Cancellieri rischiava di essere indagata per le telefonate con esponenti della famiglia Ligresti.
Renzi però si smarca da un altro dei quattro candidati alla segreteria Pd, Giuseppe Civati, che ha annunciato una propria mozione di sfiducia alla Cancellieri. L'uscita di Civati è oggetto degli strali del vice ministro all'Economia Stefano Fassina: "L'idea di un partito in cui uno si sveglia e presenta una mozione di sfiducia individuale contro il ministro del governo che sostieni è inaccettabile". Ma lo stesso Fassina riconosce che il rapporto con il Guardasigilli e "parte della maggioranza si è incrinato".
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