lunedì 17 dicembre 2012

Per il CIC non ottimistica la situazione dell'Europa


di Antonio Talia
AGI 24


Pechino, 17 dic.- Il presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi riferirà al Parlamento europeo sulla situazione della crisi dell’Eurozona nel pomeriggio di oggi, ma intanto dall’Estremo Oriente arrivano segnali di sfiducia: “Credo che il panorama della crisi del debito pubblico europeo non induca ancora all’ottimismo” ha detto ieri il vicepresidente del fondo sovrano cinese China Investment Corporation Jesse Wang, affermando che CIC ha “investito intensamente nelle nazioni europee”. “Se le nazioni più indebitate dell’Eurozona potranno sviluppare un ambiente più favorevole agli investimenti stranieri, in futuro potremo considerare nuove mosse”.

CIC è il fondo sovrano che gestisce parte delle immense riserve accumulate da Pechino, con un patrimonio stimato in circa 480 miliardi di dollari. Non è la prima volta che CIC esprime pareri negativi sulla situazione dell’Eurozona: l’anno scorso era stato il turno del presidente del board dei supervisori Jin Liqun. Con toni insolitamente duri e diretti, Jin aveva invitato il Vecchio Continente a risolvere da sé i propri problemi prima di invocare l’intervento di aiuti esterni: “Le cause di questa crisi vanno individuate in un welfare eccessivo, e nelle norme sul lavoro che inducono i lavoratori alla pigrizia –sostiene Jin- mentre invece gli europei debbono lavorare più duramente e lavorare più a lungo. L’Europa faccia le riforme che deve fare, e poi noi interverremo”.

Il mese scorso Jin Liqun aveva sparato nuove bordate su Bruxelles e sull’Eurozona: “Le ultime proteste in varie nazioni europee mostrano che la politica di austerity sta spingendo alcuni popoli verso un punto di rottura. L’Europa ha bisogno di un giusto equilibrio tra austerità e crescita”aggiungeva il presidente del board supervisori di CIC, sottolineando che le proteste non incoraggiavano gli investitori stranieri.

La posizione di Jin Liqun, che sembra rispecchiare quella del fondo sovrano, è che la BCE dovrebbe lanciare misure considerate non ortodosse: “Una politica monetaria espansiva è considerata troppo radicale, ma noi crediamo che si tratti di una mossa pratica ed efficace. La crisi sta sprofondando l’economia europea sottoterra. La gente ha bisogno di margini di manovra per tornare a spendere”.

CIC ha recentemente acquistato una quota del 10% dell’aeroporto di Heathrow, a Londra, ma non sembra intenzionato a effettuare ulteriori manovre sullo scenario europeo.

Nessun commento:

Posta un commento