Il Sole 24 ORE - Radiocor 18/07/2013 - 15:02
Ue-Cina: l'Europa gioca la carta 'verde', corsa a battere Usa e Giappone- 1-
Nel 2020 il business globale raddoppiera' a 2400 miliardi
di Antonio Pollio Salimbeni
Radiocor - Pechino, 18 lug - Nonostante le forti tensioni per le dispute commerciali su acciaio e pannelli solari, l'Unione europea cerca di giocare al meglio la carta dell'economia verde. Una delegazione comunitaria con una settantina di rappresentanti di imprese guidata dal commissario all'industria Antonio Tajani (presente anche il collega responsabile dell'ambiente Janez Patocnik) e' a Pechino per approfondire dialogo e negoziati per promuovere le tecnologie di punta, i prodotti e i servizi per sostenibilita' ambientale, energie rinnovabili, efficienza energetica. Oggi il volume d'affari Ue in questo settore e' di circa 400 miliardi di euro. A livello globale e' di 1200 miliardi. Gli Usa sono al livello europeo, il Giappone poco sotto. Entro il 2020 si calcola che il mercato globale varra' almeno il doppio e una buona parte dell'aumento del business riguardera' proprio la Cina.
Ue-Cina: l'Europa gioca la carta 'verde', corsa a battere Usa e Giappone -2-
Tajani, fondamentale il rispetto delle regole commerciali
Radiocor - Pechino, 18 lug - La novita' dei colloqui in corso nella capitale cinese della delegazione europea, presenti anche i rappresentanti di imprese (Finmeccanica, Acquafil, Cappellotto, Is Tech, Pirelli, Versalis), studi professionali e istituzioni italiani, e' che in questi giorni viene firmata una serie di accordi con la Cina su standardizzazione in settori considerati dalla Ue decisivi dal punto di vista tecnico-procedurale: standardizzazione, pmi e accesso alle materie prime, proprieta' intellettuale, turismo, cooperazione industriale (continuo scambio di esperienze). Cose diverse che pero', stando alle valutazioni dei due commissari europei, indicano come la strategia del 'dialogo con la Cina non venga messa in discussione'. Il fatto che continui nonostante le controversie su acciaio e fotovoltaico, con procedure aperte e prospettive ancora incerte almeno per quanto riguarda l'acciaio (c'e' piu' ottimismo sui pannelli solari per i quali Pechino e' accusata di dumping), viene considerato molto importante. In qualche misura la missione di Tajani e Potocnik, che hanno incontrato diversi ministri dei vari settori, e il vicepremier Ma Kai, ha il compito di sondare l'umore politico delle autorita' cinesi per capire quali margini di manovra esistono per uscire dall'attuale difficile fase dei rapporti commerciali.
'Le relazioni tra aree economiche devono essere improntare al rispetto delle regole globali e alla parita' di condizioni: non si puo' giocare una partita di calcio a 11 a Parigi o Berlino e contro 13 a Pechino', dice il commissario Tajani. Cosi' la partita e' truccata. 'Il fatto che ci siano dei contrasti su settori importanti come acciaio e fotovoltaico non mette in discussione il fatto che sia la Ue che la Cina abbiano interesse ad avere un rapporto bilaterale costruttivo e la mia impressione che i cinesi abbiano in questo momento un atteggiamento costruttivo'. Occorre vedere se a tale impressione seguiranno i fatti. Negli ultimi giorni e' emerso che la Cina avrebbe capito di dover fare dei passi indietro sul fotovoltaico: vendono sottocosto i loro pannelli solari in Europa in cui controllano l'80% del mercato. Il prezzo ritenuto equo dalla Ue e' dell'88% superiore a al prezzo di vendita dei pannelli cinesi.
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Radiocor - Pechino, 18 lug - La Cina e' ancora 'molto sorpresa' della 'svolta' europea nelle relazioni commerciali dimostrata nelle controversie su acciaio e fotovoltaico, indica una fonte Ue. Sull'acciaio e' aperta una decina di ricorsi all'Organizzazione mondiale del commercio. Il tema dell'interesse europeo ad avere relazioni commerciali 'pacifiche' con la Cina e' stato spesso sollevato da parte cinese fin dai primi incontri di questa 'missione per la crescita'.
La cosa certa' e che nei due casi la Ue ha dimostrato di saper parlare con una voce sola anche se per quanto riguarda i pannelli solari va ricordato come le critiche tedesche alla decisione della Commissione di imporre dazi provvisori sulle importazioni dalla Cina e alle aperture 'bilaterali' della cancelliera Angela Merkel ai vertici cinesi l'abbiamo indubbiamente indebolita in una fase molto delicata.
A Pechino in questi giorni Tajani e Potocnik cercano di far passare il messaggio che tutte la Ue difende la stessa posizione.
Nel caso delle tecnologie 'verdi' e dei servizi per il disinquinamento, la Cina ha la necessita' urgente di accelerare la riduzione dei livelli di inquinamento ambientale e in particolare dell'aria. Entro pochi anni la popolazione urbana passera' da 600 milioni a un miliardo. Nel mercato globale del settore (riciclaggio, trattamento dei rifiuti, processi industriali, aria e acqua) stanno emergendo niove potenze, Corea del Sud e la stessa Cina che vuole inseguire Usa, Ue e Giappone puntando a diventare 'leader delle soluzioni tecniche', indica una fonte comunitaria. In Europa e' un settore in cui la Germania fa tuttora la parte del leone.
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