domenica 2 giugno 2013

Extravergine

MADE IN ITALY
L'Ambasciata promuove
l'olio d'oliva italiano in Cina

Roma, 13 apr.- E' partito a Pechino il programma italiano "Sicurezza Alimentare in Cina", con la prima iniziativa, organizzata dall'Ambasciata d'Italia presso la Repubblica Popolare Cinese, dal titolo: "Salute Italia! - L'olio extra vergine d'oliva", alla presenza di esperti ministeriali giunti dall'Italia, autorità di controllo nonché 22 operatori italiani tra cui le associazioni di categoria Assitol, Assoproli e Federolio rappresentanti diverse centinaia di piccole e medie aziende olearie, e oltre 40 importatori cinesi, tra cui le piu' grandi aziende del settore come COFCO, Wilmar, ed anche piattaforme di e-commerce come 360buy.com.L'evento ha permesso di presentare al qualificato pubblico le tecniche produttive, le procedure di controllo, le tendenze di mercato e dei consumatori in Cina in un settore, l'olivicoltura, che rappresenta la più profonda cultura gastronomica del nostro paese ed è terreno su cui si misurano le capacità del sistema produttivo italiano di affrontare le sfide della competizione internazionale in campo agro-alimentare.

Il progetto "Salute Italia! - L'olio extra vergine d'oliva" realizzato con il supporto del Consorzio Extra vergine di Qualita' si e' articolato in una sessione mattutina durante la quale il Direttore Generale Emilio Gatto dell'Ispettorato Qualita' e Repressione Frodi Agro-alimentari del MIIPAAF ha esposto le molteplici procedure di controllo che si attuano in Italia per la tutela della qualità nel mercato dell'olio. Il Prof. Lanfranco Conte, dell'Universita' di Udine e membro del Gruppo esperti chimici dell'U.E. e del Consiglio Oleicolo Internazionale ha illustrato le norme vigenti e le modalita' di tutela della qualità/purezza dell'olio extra vergine di oliva in Italia. Il dott. Stefano Briganti, del Parco Tecnologico Agro-alimentare dell'Umbria 3° ha esposto le attivita' di "Sicurezza Alimentare" che l'Italia prevede di realizzare nei prossimi mesi in Cina attraverso il programma "MAE-Regioni-Cina".

Quest'incontro tra il Sistema Italia dell'olio d'oliva e il Sistema Cina, mercato in forte crescita che prevede un espansione esponenziale per i prossimi anni, è servito soprattutto per fugare ogni dubbio sull'eccellenza della produzione olivicola italiana e per riaffermare tra gli addetti ai lavori e presso il pubblico cinese la qualità della produzione italiana di olio di oliva in particolare e dell'intero comparto enogastronomico più in generale.

"Per noi italiani – ha affermato l'Ambasciatore d'Italia presso la Repubblica Popolare Cinese, Attilio Massimo Iannucci – il settore agro-alimentare e' sinonimo di qualita' e questo non soltanto grazie a tradizioni culinarie che si tramandano da secoli ma anche in virtu' di un sistema normativo e di controlli che spesso e' piu' severo ed esigente degli standard fissati dall'Unione Europea, come nel caso dell'olio d'oliva. Il cibo, prima ancora che alimento di sussistenza, in Italia è sinonimo di cultura ed un simbolo del nostro stile di vita, amato in tutto il mondo."

"Le istituzioni statali e regionali italiane – prosegue l'Ambasciatore Iannucci – sono pronte a mettere in atto politiche concrete di collaborazione a vari livelli in Cina e ad approfondire gli scambi di conoscenze su normative, metodologie e buone prassi in materia food safety con le competenti autorita' cinesi, con lo scopo di migliorare la qualita' del sistema alimentare in Cina a tutela prima di tutto dei consumatori. L'Ambasciata d'Italia a Pechino continuerà ad essere in prima linea al fianco di tutti gli operatori del comparto agroalimentare italiano per la promozione e la tutela di questi prodotti che contribuiscono a diffondere nel mondo l'eccellenza del nostro Made in Italy."


© Riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento