MADE IN ITALY
L'Ambasciata promuove
l'olio d'oliva italiano in Cina
Roma, 13 apr.- E' partito a Pechino il programma italiano "Sicurezza Alimentare in Cina", con la prima iniziativa, organizzata dall'Ambasciata d'Italia presso la Repubblica Popolare Cinese, dal titolo: "Salute Italia! - L'olio extra vergine d'oliva", alla presenza di esperti ministeriali giunti dall'Italia, autorità di controllo nonché 22 operatori italiani tra cui le associazioni di categoria Assitol, Assoproli e Federolio rappresentanti diverse centinaia di piccole e medie aziende olearie, e oltre 40 importatori cinesi, tra cui le piu' grandi aziende del settore come COFCO, Wilmar, ed anche piattaforme di e-commerce come 360buy.com.L'evento ha permesso di presentare al qualificato pubblico le tecniche produttive, le procedure di controllo, le tendenze di mercato e dei consumatori in Cina in un settore, l'olivicoltura, che rappresenta la più profonda cultura gastronomica del nostro paese ed è terreno su cui si misurano le capacità del sistema produttivo italiano di affrontare le sfide della competizione internazionale in campo agro-alimentare.
Il progetto "Salute Italia! - L'olio extra vergine d'oliva" realizzato con il supporto del Consorzio Extra vergine di Qualita' si e' articolato in una sessione mattutinadurante la quale il Direttore Generale Emilio Gatto dell'Ispettorato Qualita' e Repressione Frodi Agro-alimentari del MIIPAAF ha esposto le molteplici procedure di controllo che si attuano in Italia per la tutela della qualità nel mercato dell'olio. Il Prof. Lanfranco Conte, dell'Universita' di Udine e membro del Gruppo esperti chimici dell'U.E. e del Consiglio Oleicolo Internazionale ha illustrato le norme vigenti e le modalita' di tutela della qualità/purezza dell'olio extra vergine di oliva in Italia. Il dott. Stefano Briganti, del Parco Tecnologico Agro-alimentare dell'Umbria 3° ha esposto le attivita' di "Sicurezza Alimentare" che l'Italia prevede di realizzare nei prossimi mesi in Cina attraverso il programma "MAE-Regioni-Cina".
Quest'incontro tra il Sistema Italia dell'olio d'oliva e il Sistema Cina, mercato in forte crescita che prevede un espansione esponenziale per i prossimi anni, è servito soprattutto per fugare ogni dubbio sull'eccellenza della produzione olivicola italiana e per riaffermare tra gli addetti ai lavori e presso il pubblico cinese la qualità della produzione italiana di olio di oliva in particolare e dell'intero comparto enogastronomico più in generale.
"Per noi italiani – ha affermato l'Ambasciatore d'Italia presso la Repubblica Popolare Cinese, Attilio Massimo Iannucci – il settore agro-alimentare e' sinonimo di qualita' e questo non soltanto grazie a tradizioni culinarie che si tramandano da secoli ma anche in virtu' di un sistema normativo e di controlli che spesso e' piu' severo ed esigente degli standard fissati dall'Unione Europea, come nel caso dell'olio d'oliva. Il cibo, prima ancora che alimento di sussistenza, in Italia è sinonimo di cultura ed un simbolo del nostro stile di vita, amato in tutto il mondo."
"Le istituzioni statali e regionali italiane – prosegue l'Ambasciatore Iannucci – sono pronte a mettere in atto politiche concrete di collaborazione a vari livelli in Cina e ad approfondire gli scambi di conoscenze su normative, metodologie e buone prassi in materia food safety con le competenti autorita' cinesi, con lo scopo di migliorare la qualita' del sistema alimentare in Cina a tutela prima di tutto dei consumatori. L'Ambasciata d'Italia a Pechino continuerà ad essere in prima linea al fianco di tutti gli operatori del comparto agroalimentare italiano per la promozione e la tutela di questi prodotti che contribuiscono a diffondere nel mondo l'eccellenza del nostro Made in Italy."
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