giovedì 18 aprile 2013
XI JINPING SI SPOSTA IN TAXI, XINHUA: UNA BUFALA
Una storia a vantaggio d'immagine
Nella foto il tasssita Guo Xilin che mostra il messaggio che gli avrebbe scritto il presidente Xi Jinping.
di Antonia Cimini
Pechino, 18 apr. -L'agenzia di stato Xinhua ha dichiarato che la notizia della corsa del presidente Xi Jinping in taxi a Pechino è falsa, mettendo fine ad una giornata di notizie in libertà che sembravano un insolito segno di apertura nell'austera nomenclatura cinese.
Il quotidiano di Hong Kong Ta Kung Pao ha pubblicato oggi la storia del tassista Guo Lixin, un rustico pechinese che tra le decine di migliaia di autisti della capitale avrebbe avuto l'insolito piacere di trasportare Xi Jinping in incognito poco prima che diventasse presidente, il primo marzo scorso. Guo ha detto al giornale che il segretario Xi sarebbe salito in vettura nei pressi di Gulou, la torre del Tamburo, e avrebbe chiesto di farsi deporre a Zhongnanhai, il quartiere generale del governo cinese. Durante il tragitto il massimo avrebbe intrattenuto la conversazione chiedendo della qualità dell'aria, ascoltando la risposta lamentosa dell'autista e promettendo che il governo si occuperà della questione anche se i risultati verranno solo con il tempo. L'autista Guo avrebbe riconosciuto Xi Jinping solo più avanti nella chiacchierata, gli avrebbe detto di avere una forte somiglianza con il segretario generale e questi lo avrebbe congratulato per essere il primo a riconoscerlo. Xi avrebbe anche scarabocchiato un messaggio di 'buon viaggio', che Guo ha incorniciato e appeso in casa, stando alle foto pubblicate dal Ta Kung Pao. E avrebbe pagato la corsa di 27 renminbi lasciando anche la mancia al tassista.
Alla stampa cinese non è servito chiedersi se la storia fosse vera o falsa per pubblicarla in primo piano su tutti i siti internet del paese. Il sito del gruppo Phoenix, del sud della Cina, ha dedicato una pagina speciale all'affare del taxi di Xi Jinping. Il Global Times e altri media ufficiali hanno fatto altrettanto in una corsa ad enfatizzare il lato umano del nuovo presidente. Prima di Xi altre figure illustri hanno costruito la propria immagine sulla prossimità con il popolo nel corso della storia. Nel 1952 Mao Zedong che nuotava in incognito a Wuhan fu riconosciuto da un bambino, accerchiato dalla folla, invitato a salire su una barca di ordinari cittadini e festeggiato con tutti gli onori dai contadini della zona che mai si sarebbero aspettati di trovarsi faccia a faccia col Timoniere. Zhou Enlai fu il primo ad inaugurare una tradizione di leader che spendono il capodanno cinese con i più poveri del paese, da quando si recò a Chengde nello Hebei per la prima volta alla vigilia del nuovo anno.
Anche se negli ultimi mesi la stampa cinese ha sempre mostrato immagini di uno Xi Jinping sorridente, intento a scherzare con ospiti stranieri, senza cravatta e rilassato la mossa del Ta Kung Pao sembra aver passato il limite. Nel pomeriggio l'agenzia Xinhua ha emesso una breve smentita e annunciato in due righe che la notizia è falsa. In pochi minuti dai siti internet sono scomparse le pagine speciali, gli articoli di approfondimento e le foto che avevano arricchito la storia, per essere sostituiti con l'annuncio dell'agenzia. Ma i media sono stati semplicemente vittima della nuova offensiva di comunicazione della nuova leadership al potere.
Xi Jinping e i suoi uomini stanno costruendo l'immagine di una classe dirigente responsabile e vicina alla popolazione, in cui la storia del tassista che trasporta il presidente come un cliente qualunque funziona a perfezione. Qualche mese fa Weibo è stato messo a soqquadro da un anonimo utente che pubblicava foto di Xi Jinping dietro le quinte del potere, mostrando un uomo come gli altri, che scherza, dorme e si stanca. Sulla rete cinese l'anonimo informatore è seguitissimo e atteso ad ogni nuovo post. In seguito quando si è appreso che si tratterebbe di un uomo dell'entourage di Xi, la spiegazione più credibile è stata data da chi ha insinuato che Xi si serve di una equipe di comunicatori per gestire la propria immagine.
E il presidente non è l'unico ad aver fiutato l'importanza della comunicazione a questo stadio di sviluppo economico e sociale. Due settimane fa l'università delle telecomunicazioni di Pechino ha fondato un centro di formazione per la comunicazione dedicato ai quadri di Partito. Il direttore dell'università Chen Wenjia ha spiegato che "nell'ultimo decennio il ruolo dei media e dei portavoce è diventato sempre più importante. I politici e gli uomini d'affari non possono ignorare l'importanza dei media nella gestione della cosa pubblica e privata. Noi studiosi della comunicazione abbiamo il dovere di sensibilizzare ed educare i nostri leader alla gestione della propria immagine".
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