sabato 2 marzo 2013

Per droga si muore in diretta tv


Signore della droga, 
esecuzione in diretta


di Eugenio Buzzetti
Twitter@Eastofnowest

Pechino, 1 mar. - Gli ultimi momenti di un condannato a morte trasmessi dalla tv di Stato cinese. Il signore della droga del Myanmar, Naw Kham, viene giustiziato oggi nello Yunnan, in Cina meridionale, mentre la CCTV trasmette le immagini fino a poco prima dell'esecuzione, di cui non viene specificato l'orario.  Assieme a Naw Kham, accusato di essere il mandante di tredici omicidi di cittadini cinesi sul fiume Mekong nell'ottobre 2011, sono stati condannati a morte anche tre suoi complici. Le condanne verranno eseguite attraverso iniezione letale. Le immagini trasmesse sul canale in lingua inglese dell'emittente di Stato cinese, mostrano l'ex signore della droga uscire da un tribunale scortato e ammanettato dalle forze dell'ordine. Il servizio, della durata di sette minuti e mezzo, è all'interno di uno speciale di due ore annunciato ieri dalla CCTV e non mostra immagini del momento dell'esecuzione. Naw Kham viene ripreso mentre viene legato dalle forze di polizia con una corda che passa da dietro il collo e gli blocca le mani dietro la schiena. Gli agenti poi gli incatenano i piedi prima di trasportarlo nel luogo dove avverrà l'esecuzione.

Naw Kham è stato ritenuto responsabile della morte di tredici marinai cinesi che si sarebbero resi colpevoli di non volere pagare il pizzo per attraversare il Mekong nella zona controllata dai suoi uomini. Subito dopo gli omicidi alla sua caccia si è messa una task force composta da angeli delle forze dell'ordine di Cina, Thailandia, Laos e Myanmar. I quattro sono stati catturati  dalle autorità laotiane mentre cercavano di varcare il confine tra Myanmar e Laos. Il 6 novembre scorso Naw Kham e gli altri tre complici sono stati condannati a morte. A febbraio si era diffusa la notizia che mentre era in corso la caccia all'uomo, le autorità avevano pensato di uccidere il signore della droga utilizzando i droni. "Dopo l'esecuzione -secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Xinhua- il tribunale manderà i resti e gli oggetti personali dei condannati ai parenti o alle autorità consolari dei Paesi di provenienza".

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