lunedì 21 gennaio 2013
Fresco di stampa " Tutto da leggere molto attentamente" Qualcuno inizia ad ammirare questo popolo
l Sole 24 ORE - Radiocor 21/01/2013 - 15:30
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NOTIZIARIO ASIA
### La meritocrazia 'made in China' un modello per tutti - TACCUINO DA SHANGHAI
di Alberto Forchielli*
Radiocor - Milano, 21 gen - E' finora stato difficile analizzare il modello cinese senza ricorso a rigidita' di schieramento. Di fronte ai successi economici del paese, ha prevalso spesso la critica serrata, lo scetticismo sulla genuinita' del processo, previsioni catastrofiche sul futuro del paese. Specularmente, di fronte alle palesi ingiustizie e ai limiti dell'esperimento, i sostenitori della Cina relegavano gli errori a incidenti di percorso, un effetto collaterale rispetto ad un risultato storico. Lo stesso sterile dilemma ha innervato la questione se il modello cinese fosse esportabile, in particolare nelle democrazie occidentali europee. Possono trarre vantaggio dall'esperimento di Pechino? Oppure il radicale antagonismo di sistema rende il contagio improponibile? In realta' esistono molti aspetti della Cina che possono essere ammirati - o addirittura assorbiti - senza per questo rinnegare la natura dello sviluppo economico dell'Europa. La cultura del merito e' dominante. Esistono eccezioni, canali di ingresso privilegiati, ma l'idea che le competenze siano essenziali e' diffusa nel paese. Chi ha posti di responsabilita' nella maggioranza dei casi sa ricoprirli. E' stato un processo lungo per un paese per secoli afflitto dal sottosviluppo, ma ora la sintonia tra le necessita' e i talenti per soddisfarle e' piu' forte. Al merito e' collegata l'importanza dello studio. Fin da piccoli, gli studenti e le loro famiglie ambiscono alle scuole migliori, nella fondata presunzione che siano il passaporto per incarichi di prestigio e remunerati. Ma gli studi sono duri e competitivi: impongono sacrifici, impegni, rinunce, proprio nella fase della vita dove si e' piu' giovani e esuberanti. Si tratta al tempo stesso di fattori di crescita personale e di avanzamento sociale. Le persone preparate sono messe al servizio della societa', nell'amministrazione pubblica come nel settore privato. Anche sul versante industriale i traguardi sono stati impressionanti. Una millenaria civilta' contadina si e' trasformata in pochi decenni in una superpotenza manifatturiera. Sono stati prima introdotti e poi accettati metodi di lavoro sconosciuti, i ritmi della fabbrica, la novita' dei turni di lavoro, la produzione applicata ad una societa' di massa. La catena di montaggio ha sostituito il contatto con la terra. Questa operazione complessa ha richiesto adattabilita' al nuovo, padronanza dei fattori di produzione, accettazione di un diverso uso del tempo. Dopo la meccanica, l'elettronica si e' inserita nell'aspetto socio-economico. Essa ha tagliato orizzontalmente tutte le fasi di lavorazione e ha anche fornito accesso alla moderna comunicazione informatica. E' impressionante notare come il passaggio dalla telefonia fissa a quella mobile sia stato quasi inesistente: per molti cinesi i primi telefoni sono stati quelli cellulari. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza disciplina, lavoro, volonta' di riscattarsi da un passato di privazioni. L'Europa e' alfiere di altri valori e portatrice di altri successi, ma il percorso della Cina presenta aspetti utili e ammirabili da tutti.
* presidente Osservatorio Asia
Red-
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