giovedì 22 novembre 2012


Vinitaly, non ci sono i soldi, a rischio la manifestazione di Verona
Vinitaly, la fiera del vino più famosa d’Italia, rischia il flop perché mancano i soldi par pagare gli stand. I fornitori, quest’anno, dovrebbero rinunciare al 10% del compenso pattuito a causa dell’aumento dei costi organizzativi e dei mancati introiti quantificabili in 15 milioni di euro. La crisi economica ha colpito anche ila fiera del vino e le responsabilità vanno individuate nel crac di Buonitalia, la società di promozione dell’alimentare italiano all’estero, e nel ritardo dei pagamenti per gli stand da parte di clienti, regioni e altri enti pubblici.
Buonitalia è stata messa in liquidazione lo scorso aprile con debiti e oltre 20 milioni di euro di perdite. La società di promozione alimentare su cui aveva puntato Luca Zaia quando er ministro dell’agricoltura, rischia ora il fallimento. D’altra parte Regioni tra cui Lazio, Campania, Sicilia e altri enti pubblici già in difficoltà finanziaria sono in ritardo per il pagamento degli stand e dovrebbero effettuare pagamenti al Vinitaly per 12 milioni di euro. Per correre ai ripari, la Fiera sta comprimendo le spese, coinvolgendo anche i fornitori.
La notizia è divenuta di dominio pubblico grazie a un comunicato stampa del capogruppo Udc in Regione, Stefano Valdegamberi, e i vertici della Fiera hanno confermato la situazione. Il direttore generale Giovanni Mantovani ha però minimizzato la vicenda sostenendo che la ricontrattualizzazione degli accordi con i fornitori sia una pratica comune.
Si tratterà ora di capire se i fornitori accetteranno la riduzione del pagamento oppure decideranno di disertare l’importante appuntamento di Verona.

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