Gli studenti e la tonnara degli affitti in nero
ORA c'è anche uno studio immobiliare a certificare lo scandalo abitativo. Su mezzo milione di universitari italiani fuori sede, solo il due per cento può essere ospitato in strutture pubbliche (in carico agli enti regionali per il diritto allo studio). Il resto si deve trovare una stanza, quasi sempre pagata in nero (niente ricevuta, niente tasse).
La stagione della tonnara degli studenti post-diplomati si apre nella seconda metà di agosto per concludersi a novembre inoltrato. E la casa, meglio, la stanza, andrà a influenzare subito la scelta dei corsi di laurea da parte degli studenti favorendo quelli attivi nelle sedi più vicine alla nuova residenza.
Casa.it, portale immobiliare diffuso, offre un dossier "canoni per universitari" e un listino quartiere per quartiere. La città-sede più cara, si legge, è Roma. Con tre università pubbliche (compresa l'enorme Sapienza) e diverse private, la capitale richiama un popolo di matricole dal Sud. Una stanza nella periferia romana costa almeno 300 euro al mese, in centro può arrivare a 1.500 euro. In "area universitaria" i prezzi sono questi: il canone minimo mensile a Tor Vergata, sulla Salaria e a Ostiense sta tra 360 a 520 euro per un monolocale, tra 540 e 780 euro per un bilocale.
Milano segue a ruota: da 250 euro per un monolocale in periferia (poco più grande di una stanza e distante dai poli universitari) a punte di 1.200 euro in pieno centro. La vicinanza agli atenei pubblici (e privati) gioca un ruolo determinante: in zona Città Studi, intorno alla Bocconi e al polo della Bicocca un monolocale va via tra i 300 e i 450 euro mensili, un bilocale tra i 450 e i 600 euro.
Firenze, Genova, Napoli e Bologna si segnalano per il divario tra le quotazioni più economiche delle periferie e il prezzo medio richiesto per le sistemazioni pregiate. A Firenze la forchetta va da 250 a 1.100 euro mensili, a Napoli si parte da 200 euro per arrivare a 750. La città universitaria meno cara è Ferrara: 220 euro in periferia, 450 in centro. Torino è in un range tra 200 a 550 euro mensili, Urbino tra 250 e 550.
Le trattative con gli universitari si chiudono in fretta, con il proprietario di monolocale che impone il prezzo a chi ha fretta di trovare un luogo dove preparare l'esame o radunare le sue cose. In tre mesi a Roma si stipula (spesso un contratto privato), in 1,4 mesi a Pavia. Il centro studi dell'immobiliare commenta: "Dagli anni Ottanta a oggi il segmento degli affitti agli universitari fuorisede si è evoluto quasi esclusivamente aggiornando le quotazioni ai valori delle locazioni tout court". Mai ci fu pietà, o una parvenza di welfare, per chi studia.
(09 ottobre 2013)
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